Juventus, 20 milioni da spendere

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Warior of Dead
view post Posted on 4/8/2011, 01:04




CORSPORT (A. BARILLA’) – Blitz per Diego Perotti, 23 anni, esterno sinistro del Siviglia. Nonostante la rosa dei candidati alla fascia sia ampia, l’argentino (con passaporto comunitario) convince particolarmente per caratteristiche ed età (23 anni appena compiuti), così la Juve, prima di arrendersi alla dichiarazione d’incedibilità del presidente José Maria Del Nido e virare su obiettivi paralleli, ha deciso di effettuare un ultimo tentativo.
PLUSVALENZA – I contatti saranno allacciati con il direttore sportivo Roman Rodriguez ’Monchi’, l’uomo che ha cambiato la vita di Perotti: il gioiellino, bocciato dal Boca Juniors, era scivolato infatti in terza serie, nel Deportivo Moron. La Juve ha preparato un’offerta di 10 milioni che garantirebbe alla società spagnola una plusvalenza eccezionale, essendo il calciatore costato appena 200 mila euro, ed è pronta anche a ritoccarla, naturalmente senza svenarsi, consapevole che se non riuscirà a incrinare la rigidità del Siviglia, non avrà altre strade praticabili: la clausola di rescissione c’è, ma ammonta a 48 milioni.
TESORO – I 10 stanziati rientrano invece ampiamente nel budget. La Juventus, considerate le risorse derivanti dall’aumento di capitale e destinate al mercato, oltre al ‘risparmio’ ottenuto scegliendo Mirko Vucinic anziché Sergio Aguero o Giuseppe Rossi e oltre ai ricavi delle cessioni in fieri, può ancora investire infatti 15 o 20 milioni. Finora ne ha spesi 74,5, compresi i riscatti, per cui si può sognare con un mercato da 90 milioni. Non dimenticando però che l’esborso è mitigato dai ricavi: 11,5 già a bilancio e diverse operazioni in uscita vicine a conclusione, nel segno di un fai play finanziario che abbraccia anche il taglio di ingaggi pesanti: da Tiago, con cui è stato risolto il contratto, a Melo e Sissoko.
GRATITUDINE – Una chiave importante, oltre alla plusvalenza garantita al Siviglia, può essere la tentazione di Perotti di trasferirsi in Italia, terra d’origine della famiglia, e in un club prestigioso come la Juventus: il progetto, di cui sarebbe parte importante, è coinvolgente, anche se lui nella Liga sta benissimo e si sente legato alla dirigenza da sentimenti di gratitudine per essere approdato, grazie a loro, al grande calcio. Le parole pronunciate di recente, certo, non sono di buon auspicio: « Real e Barcellona sono di un’altra dimensione, ma noi potremo fare bene anche quest’anno: non vedo l’ora di cominciare ».
NOSTALGIA – Di Torino e della Juventus gli ha parlato Martin Caceres, che non ha vissuto una stagione esaltante, però ha avuto modo di apprezzare l’organizzazione societaria e respirare le tradizioni bianconere: tra l’altro, nei frequenti colloqui avuti per Perotti, la Juventus ha assunto informazioni sul difensore uruguaiano, che, dopo essere rientrato al Barcellona ed essere stato inizialmente girato in prestito, è diventato proprietà del Siviglia. Il prezzo abbordabile (il riscatto, all’epoca, era impegnativo) e la duttilità ne fanno un obiettivo per la difesa, davanti al grande favorito Diego Lugano, specie se il Fenerbahce dovesse retrocedere, travolto dallo scandalo scommesse, e lui dovesse svincolarsi. Sarebbe il top, perché un difensore esperto a parametro zero convoglierebbe l’investimento su un grande esterno, favorendo la costruzione di una Juve sempre più forte e completa. Nel reparto, con i due uruguaiani, ‘ballano’ comunque tre brasiliani: Rhodolfo del San Paolo, Alex del Chelsea e Rolando del Porto.
ALTERNATIVE – E se Perotti dovesse sfumare? Lista lunga, da vagliare con calma. A parte i costosissimi Nani e Valencia, top player della prima ora, piacciono Eljaro Elia dell’Amburgo, Ibrahim Afellay (che ieri si è infortunato, forse un mese di stop) del Barcellona. Michel Bastos dell’Olympique Lione ( una telenovela, ormai, la candidatura del brasiliano) e Juan Manuel Vargas della Fiorentina. Le gerarchie saranno tracciate da Beppe Marotta, Fabio Paratici e Antonio Conte nella riunione tecnica fissata a inizio settimana, ma per la fascia c’è un punto fermo: la prima scelta rimane Perotti, solo se risulterà incedibile la Juve busserà ad altre porte.
 
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